Chi vive in condominio deve essere al corrente delle minime informazioni che riguardano il corretto stato dell’impianto luce della struttura, soprattutto per quanto concerne le aree comuni e l’impianto centralizzato. Vi forniamo indicazioni sulle caratteristiche che l’impianto deve avere insieme a nozioni in merito all’illuminazione delle scale e alla ripartizione del costo energetico.
Impianto luce in condominio: quali le caratteristiche?
L’impianto luce in condominio deve avere alcune caratteristiche fisse, soprattutto per garantire la sicurezza dei condomini e di tutti coloro i quali entrano o sostano a vario titolo nelle zone comuni o nelle unità immobiliari. L’impianto luce, che fa parte dell’impianto elettrico, deve essere dotato di messa a terra a norma ed eseguito a regola d’arte.
Va poi tenuto conto dell’utilizzo dell’energia elettrica e, allo scopo, occorrerebbe installare sistemi di temporizzazione dell’accensione che possano permettere un utilizzo delle zone comuni in sicurezza ma evitando sprechi di energia.
Tutti gli impianti elettrici devono essere corredati da accurata documentazione che certifichi la conformità dell’impianto, secondo quanto prescritto dal decreto ministeriale 37/2008.
Vale la pena ricordare che l’impianto elettrico del condominio non è composto solo dalle luci più facilmente visibili ma anche dall’impianto di automazione del cancello, l’ascensore, l’impianto di sorveglianza, videosorveglianza e antincendio. La sicurezza è quindi davvero fondamentale per la tranquillità dei condomini e degli eventuali ospiti.
Luce scale in condominio: come deve essere gestita?
La luce nelle scale in condominio ha principalmente lo scopo di permettere un transito sicuro nelle zone comuni potenzialmente più pericolose in termini di possibilità di incidenti e cadute, le scale appunto. Per questo motivo l’impianto luce deve essere realizzato in modo da essere efficiente, di facile manutenzione e sicuro sia nell’utilizzo sia nel tempo.
Rientrando nell’impianto elettrico, l’impianto di ulliminazione delle scale deve essere realizzato a regola d’arte, come già notato, ma cosa significa questo? In termini legislativi, a regola d’arte significa che l’impianto è realizzato rispondendo alle norme, ai regolamenti e alle norme UNI e CEI in vigore al momento della sua installazione. Tra gli obblighi si ritrova, appunto, l’impianto di messa a terra.
Ripartizione spese per luce condominiale: quali i criteri?
I criteri per la suddivisione delle spese per la luce condominiale possono essere diversi. Un primo criterio lo si ritrova nell’art. 1123 del Codice Civile in cui si ritrova la suddivisione in base alla diversa utilità. Il criterio si applica perché, in un condominio composto da più piani, l’illuminazione condominiale serve ai condomini in misura diversa: chi sta al piano terra consuma, o così si suppone, meno di chi abita ai piani più alti. Le spese quindi vanno suddivise in proporzione al piano in cui si abita.
Diverso può essere il discorso se:
- l’assemblea di condominio ha decretato all’unanimità un criterio diverso
- esiste tale regola nel regolamento di condominio
Se l’assemblea delibera all’unanimità un criterio diverso per ripartire le spese quel criterio è il criterio vigente. Può, per esempio, essere introdotto un criterio diverso in caso vi siano temporizzatori che accendono le luci delle scale a una data ora e le spengono dopo un certo numero di ore perché in questo caso la spesa si “spalmerebbe” su tutti i condomini.
Oppure può essere introdotto un principio di millesimi di proprietà. Ciascun criterio deve però essere stato accettato all’unanimità e non con maggioranza.
Vale la pena ricordare che unanimità non è equivalente a maggioranza dei millesimi: per introdurre un criterio di suddivisione delle spese occorre che tutti i condomini, nessuno escluso, siano d’accordo con la modifica introdotta.
