Canna fumaria in condominio

canna fumaria condominiale

La maggioranza dei condomini dispongono di una canna fumaria centralizzata che permette, ad esempio, lo scarico fumi dei generatori di calore installati nelle singole unità immobiliari. Affrontiamo gli aspetti fondamentali relativi all’importanza della canna fumaria in condominio, a come gestire lo scarico a parete per le singole abitazioni e alla presenza di una canna fumaria esterna.

Canna fumaria condominio: cosa occorre sapere

La canna fumaria in condominio è un elemento fondamentale dell’impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. In base al tipo di impianto, centralizzato o autonomo, sul tetto o sulle pareti esterne del condominio saranno visibili uno o più comignoli o uno o più sfiati. La funzione della canna fumaria è trasportare i fumi prodotti dalla combustione della caldaia lontano da finestre e aperture. Nell’ambito di un condominio. occorre evitare che i fumi, tossici e pericolosi, entrino in una qualunque unità abitativa o in un qualunque locale del condominio.

Scarico fumi a parete in condominio: normativa caldaie domestiche

La normativa attualmente vigente, il D.LGS 102/14, obbliga ad avere scarico dei fumi sul tetto in caso di installazione o sostituzione della caldaia. Esistono però tutta una serie di deroghe a questo obbligo, deroghe che consentono quindi di installare lo scarico della caldaia su una parete. Vediamo i principali casi.

Non è possibile scaricare sul tetto, ed è quindi possibile scaricare a parete, se:

 

  1. si sostituisce una caldaia che gi scaricava a parete
  2. si sostituisce una caldaia a camera aperta che scaricava in canna fumaria collettiva ramificata
  3. un tecnico abilitato valuta che, per motivi tecnici, non è possibile raggiungere il tetto
  4. si installa una caldaia a condensazione in un condominio la cui canna fumaria comune non sia predisposta a questa tipologia di caldaia
  5. si installa un sistema ibrido composto da almeno una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore con specifiche caratteristiche

Il punto 4 è particolarmente rivelante dato che ormai, per normativa, sono prodotte solo caldaie a condensazione e che è molto facile che la canna fumaria condominiale non sia costruita con materiali idonei al passaggio dei fumi di questo particolare tipo di caldaia.
In questi casi è possibile installare uno scarico a parete che rispetti però quanto prescritto dalla norma UNI 7129/08.

Canna fumaria esterna in condominio: come e quando è possibile?

Premesso che la nuova e più recente normativa prevede che le caldaie siano dotate tutte di scarico a tetto, escluse alcune eccezioni, occorre comunque valutare questa installazione.

Nel caso in cui si possieda una unità abitativa e si debba installare una caldaia autonoma con annessa canna fumaria è possibile farlo esternamente, su una delle pareti esterne condominiali. Per farlo, però, occorre innanzitutto informare l’amministratore di condominio dei lavori che si intendono svolgere. In linea generale nessun condomino può opporsi all’installazione ma questa deve essere realizzata in modo da garantire la sicurezza di tutti e il decoro della facciata dell’edificio stesso. Il riferimento normativo si trova nell’art. 1120 del Codice Civile, che disciplina proprio l’uso delle parti comuni dell’edificio da parte di singoli condomini.

Per poter installare una canna fumaria esterna in condominio occorre quindi valutare quanto e come la sua presenza possa influenzare l’aspetto del condominio, a prescindere ovviamente dal suo eventuale valore: un condominio in zona di pregio e un condominio in zona più modesta hanno pari diritto a mantenere la propria facciata pulita e priva di chiazze di fuliggine. Se l’installazione della canna fumaria lede in qualche modo il decoro della facciata, allora può essere chiesta la rimozione della canna fumaria esterna.

Altro aspetto spinoso dell’installazione di una canna fumaria esterna è la distanza eventuale che questa deve avere dalla proprietà altrui: in linea generale la canna fumaria non viene considerata come una costruzione vera e propria quindi non sussistono obblighi di distanza (che si ritrovano agli artt. 890 e 907 del Codice Civile). La giurisprudenza segue questa linea generale ma adotta una distinzione, in caso di contenzioso, se la canna fumaria è di dimensioni ragguardevoli o ha particolari caratteristiche architettoniche. Vanno invece seguiti i regolamenti comunali.

La normativa salvaguarda comunque i diritti di tutti i condomini e non esiste espresso divieto all’installazione di una canna fumaria anche se questa si trovasse vicino al terrazzo di un altro condomino.

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